Descrizione
Vuoti o chiusi, c’erano una volta i cinematografi
In città esiste chi ha voluto omaggiare ciò che sembra inesorabilmente scomparire: la sala cinematografica. Negli ultimi decenni ne sono scomparse circa quaranta. Una emorragia che sembra non fermarsi e che crea vuoti a chi in quei luoghi ha passato ore per godere di una pellicola (per non parlare dell’effetto culturale che questa assenza crea). Così Giorgio Venturi ha pensato di ricordare questi luoghi nel suo «Bianco e Nero ovvero I cari estinti» (Editore Dischi Fenice Firenze). Una carrellata di luoghi che oggi hanno assunto destinazioni diverse — locali o supermercati — o sono chiusi al pubblico con un saracinesca serrata. Un percorso che stringe il cuore e fa pensare quanto si sia perso: perché un conto è citare il singolo cinema, un altro vederli nella loro totalità. Questa pubblicazione, però, va anche oltre, smuove l’animo. Oltre il ricordo, qualcosa ancora si può fare.
[Corriere Fiorentino – 10 Sep 2016 – di Gabriele Ametrano]
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